Prima di procedere, ricordiamo il legame fra l'equazione di
Schrödinger indipendente dal tempo (2.1), e quella
più generale dipendente dal tempo
Nel caso in cui il potenziale non dipenda dal tempo, si
può provare a esprimere la soluzione come un prodotto di
una funzione di solo e una di solo :
(2.5) |
(2.6) |
(2.7) |
Abbiamo quindi trovato che ad ogni soluzione della
(2.1), corrispondente a un certo valore di ,
corrisponde anche una soluzione della (2.3)
Inoltre, ricordando che uno dei postulati della meccanica
quantistica è che la quantità di moto lungo la
direzione sia rappresentata dall'operatore
, la (2.1) può anche essere scritta
(2.9) |
data dalla (2.8) non è una
soluzione generale dell'equazione di Schrödinger dipendente dal
tempo (2.3). Tuttavia, si può dimostrare che
l'insieme di tutte le soluzioni possibili è costituito
dalle combinazioni lineari delle autofunzioni dell'energia, ossia
qualsiasi soluzione è
sempre esprimibile come una sovrapposizione di stati stazionari:
Questo è un risultato importante: data una funzione d'onda che si sa essere una soluzione valida ad un certo istante , la sua evoluzione temporale può essere ottenuta facilmente se si riesce a espanderla in stati stazionari al tempo secondo la (2.10).
La soluzione numerica diretta [ossia operando nello spazio ] dell'equazione (2.3) è in generale un problema difficile, che porta spesso a instabilità numeriche. Quasi sempre l'evoluzione temporale di una funzione d'onda non corrispondente ad uno stato stazionario viene perciò studiata decomponendola in autofunzioni dell'energia--la cui evoluzione temporale è data dalla (2.8)--secondo la (2.10).
Tuttavia, nel caso generale in cui il potenziale dipende dal tempo la separazione delle variabili non è possibile, e il problema va quindi affrontato risolvendo direttamente la (2.3).