Nella meccanica quantistica non esiste il concetto di traiettoria della meccanica classica, che presuppone la conoscenza simultanea della posizione e della velocità delle particelle. Ciò ha delle importanti implicazioni.
Supponiamo di considerare due particelle del tutto identiche (ad esempio due elettroni), e di determinare con elevata precisione la loro posizione ad un certo istante , trovando due posizioni e . Supponiamo di ripetere la misura ad un successivo istante , trovando delle posizioni e . Siamo in grado di dire se la particella in era quella che si trovava in , oppure quella che si trovava in all'osservazione precedente? La risposta è no.
Questo è un principio generale che prende il nome di ``principio di indistinguibilità'': Dato un sistema contenente N particelle fra loro identiche, è impossibile che una misura dia risultati diversi se si immagina di scambiare fra loro due particelle. In altre parole, il sistema deve essere simmetrico rispetto a tutte le permutazioni possibili.
Immaginiamo per il momento di avere a che fare con un sistema
in cui le particelle non interagiscono fra loro. Il problema
di Schrödinger è allora separabile in equazioni ad una
particella, ed è possibile scrivere una soluzione per la
funzione d'onda complessiva in forma di prodotto di soluzioni
delle funzioni d'onda per le singole particelle.
Per un sistema a due particelle:
Ebbene, la (6.1) non è una soluzione accettabile
perchè--pur soddisfacendo all'equazione di Schrödinger--viola
il principio di instinguibilità. Lo scambio delle particelle
porta infatti ad una funzione
È comunque possibile costruire soluzioni che soddisfano
al principio di indistinguibilità combinando opportunamente
le (6.1) e (6.2):
Quale delle due trasformazioni va scelta? La risposta dipende dal tipo di particella, come discusso nella prossima sezione.