Nel caso di due elettroni, e supponendo nuovamente che il
problema sia separabile, la (6.14) si riduce a
(6.15) |
(6.16) |
La è sempre antisimmetrica perchè gli elettroni
sono fermioni. Tuttavia, è chiaro che è possibile
ottenere questo risultato con una antisimmetrica e
una simmetrica, oppure con una simmetrica e una
antisimmetrica.
Date le autofunzioni di spin del singolo elettrone, ciascuna
delle quali ha due valori possibili che indichiamo
semplicemente con e , possiamo costruire
tre funzioni simmetriche dello spin:
(6.17) | |||
(6.18) | |||
(6.19) |
(6.20) |
Il valore dello spin complessivo determina quindi la simmetria della parte di spin, e di conseguenza quella della parte configurazionale. La funzione d'onda configurazionale antisimmetrica tende a ``respingere'' i due elettroni, in quanto non permette che essi possano essere vicini (la funzione d'onda tende ad annullarsi quando gli elettroni vengono portati nella stessa posizione). Per effetto della repulsione elettrostatica, ciò fa sì che l'energia risultante sia più bassa di quella del corrispondente caso simmetrico, in cui gli elettroni hanno elevata probabilità di trovarsi vicini. Per questo motivo, fra gli stati eccitati dell'elio in cui uno dei due elettroni si trova in un orbitale , lo stato in cui i due spin sono allineati (ortoelio, tripletto, parte di spin simmetrica e parte configurazionale antisimmetrica) ha energia più bassa di quello in cui i due spin sono opposti (paraelio, singoletto, parte di spin antisimmetrica e parte configurazionale simmetrica).
Il problema non si pone invece per lo stato fondamentale, in cui entrambi gli elettroni si trovano in orbitali e quindi, come discusso in 5.1.1, la funzione d'onda configurazionale deve essere simmetrica.
Il concetto di ``orbitale'' verrà chiarito meglio nelle sezioni seguenti.