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Come si può facilmente verificare, per grandi
(tali da poter trascurare ) le soluzioni
della (2.14) devono avere l'andamento asintotico
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(2.15) |
dove ha un qualsiasi valore finito.
Il segno + nell'esponente deve però essere scartato a priori
perchè darebbe luogo a soluzioni divergenti e quindi
non normalizzabili (inoltre, l'intuizione stessa ci dice
che la particella non dovrebbe tendere ad allontanarsi
da , punto verso cui è diretta la forza).
Sembra quindi conveniente provare a scorporare l'andamento
asintotico desiderato ponendo
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(2.16) |
dove è una funzione che a grandi si deve
comportare in modo che l'andamento sia determinato
dal secondo fattore
. non deve,
in particolare, crescere come
, altrimenti
saremmo in presenza di una delle soluzioni che non desideriamo.
Con la posizione (2.16) la (2.14)
diventa, per la nuova funzione incognita ,
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(2.17) |
Vediamo subito che
,
è la soluzione più semplice. Come tra poco si vedrà,
questa è la soluzione che rappresenta lo stato fondamentale,
cioè quello ad energia più bassa.
Per ottenere le soluzioni generali espandiamo
in una serie (in principio infinita):
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(2.18) |
deriviamo la serie per ottenere le derivate e riscriviamo la
(2.17) combinando i termini con la stessa potenza
di :
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(2.19) |
Affinchè ciò sia soddisfatto per qualsiasi valore di
è necessario che tutti i coefficienti siano nulli:
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(2.20) |
Così, una volta dati e , la (2.20)
permette di determinare per ricursione l'intera soluzione
in forma di serie di potenze.
Supponiamo che la serie sia veramente una serie infinita.
A grandi i termini si comportano quindi come
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(2.21) |
Ma, ricordando che
,
i cui coefficienti soddisfano pure alla (2.21),
vediamo che questa relazione tra i coefficienti fa crescere
come , ossia ci fornisce delle soluzioni
divergenti indesiderate.
L'unica maniera per evitare che questo accada è fare in modo
che, nella (2.20), tutti i coefficienti da un certo
punto in poi siano nulli, in modo che la serie si riduca in
realtà ad un polinomio di grado finito. Questo avviene
se e solo se
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(2.22) |
dove è un intero positivo o nullo.
Corrispondentemente, le energie possibili per l'oscillatore
armonico sono quantizzate:
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(2.23) |
I corrispondenti polinomi sono detti
polinomi di Hermite. è di grado
in , ha nodi, ed è pari [
] o dispari
[
] a seconda che sia pari o dispari.
Poichè
non ha nodi ed è pari,
anche l'intera autofunzione corrispondente all'autovalore
dell'energia
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(2.24) |
ha nodi e la parità di .
Più sotto si mostra come una parità definita è una conseguenza
della simmetria del problema rispetto all'inversione dell'asse .
I polinomi di Hermite di ordine più basso sono
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(2.25) |
Un grafico delle corrispondenti funzioni d'onda e densità di
probabilità è riportato in fig. 2.1.
Figure 2.1:
Funzioni d'onda e densità di probabilità
dell'oscillatore armonico quantistico.
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furio
2002-02-24