Un importante punto da tener presente ai fini della risoluzione numerica di problemi quantistici, strettamente connesso al punto precedente, è la presenza di quantizzazione dei livelli energetici possibili per gli stati legati, espressa dall'espressione (2.23) nel caso dell'oscillatore armonico, ma fatto generale della meccanica quantistica.
I livelli energetici possibili non sono in generale noti a priori. Pertanto, in un'equazione di Schrödinger (2.2) l'incognita non è solo , ma anche . Per ogni livello energetico, o autovalore ci sarà una corrispondente funzione d'onda, o autofunzione .
Cosa succede se si cerca di risolvere un'equazione di Schrödinger utilizzando un'energia non corrispondente ad un autovalore? La risposta che ci viene dallo studio delle autofunzioni dell'oscillatore armonico è che la quantizzazione delle energie nasce proprio imponendo le opportune condizioni al contorno, al fine di impedire divergenze non fisiche della funzione d'onda nelle regioni proibite. Pertanto, se non corrisponde ad un autovalore possiamo sicuramente aspettarci di osservare divergenze di . I codici numerici che ricercano le energie permesse dovranno pertanto essere in grado di "riconoscere" i problemi causati da energie sbagliate e saper aggiustare il tiro, modificando l'energia fino a portarla in coincidenza di un autovalore.
Il programma presentato alla fine di questo capitolo implementa una strategia di questo genere.