Consideriamo una particella libera in una dimensione,
la cui equazione di Schrödinger dipendente dal tempo è
(dalla (2.3) per ):
Come sappiamo, potevamo anche considerare l'equazione di
Schrödinger indipendente dal tempo per lo stesso problema
(3.5) |
Confrontando però questo risultato con quello del moto di una particella libera classica, sorgono due problemi:
I problemi si risolvono introducendo il concetto di pacchetto d'onde, e assumendo che il limite classico sia sempre ottenuto sommando fra loro molte onde piane del tipo (3.2), anzichè considerando un'onda sola.
Proviamo a considerare per un momento la sola parte spaziale
(non è una limitazione: è la soluzione della
corrispondente equazione di Schrödinger indipendente dal tempo,
e conosciamo il suo legame (2.8) con
la soluzione completa), e
ipotizziamo una soluzione oscillante come un'onda
piana con un certo vettore d'onda , ma localizzata
nello spazio in una regione di lunghezza :
Nel nostro caso, la forma particolare (3.7) che abbiamo
ipotizzato dà
(3.10) |
La (3.7) descrive pertanto una particella quantistica la cui posizione è determinata con una incertezza , e la cui quantità di moto è determinata con una incertezza . Abbiamo quindi , che è l'espressione del principio di indeterminazione. Il problema di una singola onda piana è che la sua quantità di moto è determinata esattamente, e questo rende la posizione totalmente indefinita.
Analoghe considerazioni possono essere effettuate per
quanto riguarda la variabile temporale.
In questo caso si
effettuano trasformate di Fourier tra la variabile temporale
e lo spazio delle frequenze.
Se un treno d'onde ha una durata finita complessiva
(che sarà quindi il )
ed effettua oscillazioni,
la precisione nella determinazione della sua frequenza è
circa pari a 1 oscillazione, ossia
(3.11) |
(3.12) |
Il limite classico della meccanica quantistica passa quindi necessariamente attraverso i pacchetti d'onda per poter confinare la particella in una regione finita. Va notato che alla dispersione in corrisponderà anche una dispersione in energia. Ogni componente soddisfa all'equazione di Schrödinger indipendente dal tempo per l'energia . Le componenti si sommano solo dopo aver moltiplicato ciascuna di esse per il fattore di fase dipendente dal tempo, secondo la (3.6). Questo fa sì che l'aspetto del pacchetto possa in generale variare nel tempo.
Occupiamoci allora della seconda questione relativa alla velocità.
Immaginiamo di costruire un semplice pacchetto costituito
da due sole onde, una di numero d'onda
e
una di numero d'onda
, dove è
piccolo. Le frequenze angolari corrispondenti (attraverso la
3.3) saranno
e
.
(3.13) |
(3.14) |
(3.16) |
Da notare infine che il pacchetto si delocalizza nel tempo perchè ciascuna delle sue componenti si propaga con una velocità diversa da quella delle altre componenti. Affinchè il pacchetto non si degradi, occorrerebbe che fosse una costante. Questo è in effetti il caso delle onde elettromagnetiche nel vuoto, ma non delle onde associate a particelle con massa finita.