Consideriamo un sistema in cui e
sono
due operatori momento angolare che commutano tra loro.
Ciò accade quando si riferiscono a sistemi fisici indipendenti;
ad esempio i momenti angolari di due particelle diverse, oppure
il momento angolare orbitale e quello di spin di una stessa
particella nell'assunzione che non vi siano interazioni che li
accoppiano.
Avremo quindi quattro osservabili commutanti per descrivere
il sistema:
,
,
e
, e
gli autostati comuni saranno caratterizzati dall'insieme di
numeri quantici
,
,
e
.
Dati
e
, avremno quindi
stati
distinti.
Esiste anche un'altro utile insieme di osservabili per
descrivere lo stesso sistema. Definiamo l'operatore
momento angolare totale
![]() |
(3.115) |
![]() |
(3.116) |
Possiamo descrivere allora il sistema anche usando i
quattro operatori ,
,
e
.
Si tratta della cosiddetta rappresentazione accoppiata
(il motivo di questo nome sarà chiaro tra breve).
Per dimostrare che commutano tutti fra loro ci resta da
vedere che
, e che
.
![]() |
(3.117) |
![]() |
(3.118) |
è la proiezione di
, e quindi per
definizione dovrà essere
. Da questo si desume
che il massimo valore possibile per
è
, ma
il massimo valore possibile per
è anche pari a
.
Dunque
.
si ottiene imponendo che il numero totale di stati sia lo
stesso ottenuto nella prima rappresentazione:
![]() |
(3.119) |
Dunque
. Si può pensare che
nel caso
i due vettori abbiano la stessa direzione
ma verso opposto, e nel caso
la stessa direzione
e verso; i casi intermedi corrispondono a momenti angolari
che puntano in direzioni diverse.